Spesso le basi microfoniche sono anche amplificate e hanno alloggiato all’interno un altoparlante che permette di sentire chi sta parlando anche senza usare una amplificazione locale con altoparlanti tradizionali. Questo evita il problema del Larsen o “fischio” tra le casse acustiche e i microfoni.
In alcuni casi le basi microfoniche hanno anche dei tasti per le votazioni che nel caso di consigli comunali, istituzioni o aziende, dove i partecipanti alla riunione siano in molti, sono utili per avere un riscontro immediato delle scelte da operare.
Inoltre nei sistemi evoluti il conference system da la possibilità di gestire assieme all’audio in lingua locale anche una o più lingue tradotte fornendo così il servizio di traduzione simultanea attraverso un attacco per cuffie posto sempre a bordo della base microfonica.
Aziende come TAIDEN hanno integrato nelle basi microfoniche anche dei monitor touch che permettono l’utilizzo paperless del sistema, visualizzando i documenti in questione direttamente nella postazione del partecipante, dando la possibilità di comunicare con messaggi di testo con tutti i partecipanti o singolarmente.
Inoltre hanno integrata una telecamera che può essere usata per mostrare la persona che parla nel maxischermo della sala o per delle videoconferenze
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